La clinimetria nella pratica clinica ha acquisito nel tempo
un ruolo sempre più importante.
Fra le malattie di interesse reumatologico, l'artrite reumatoide è la condizione per la quale la clinimetria trova la più rilevante applicazione nell'inquadramento iniziale e nel monitoraggio della terapia.I principali parametri clinici da considerare per valutare l'attività di malattia nell'artrite reumatoide sono la dolorabilità e la tumefazione articolare.
La dolorabilità articolare può essere evocata con la digitopressione e con il movimento dell'articolazione nel “range of motion” (ROM) fisiologico.
La pressione da applicare sull'articolazione è di circa 3-5 Kg per centimetro quadrato (pressione che determina lo sbiancamento del letto ungueale).
La presenza di versamento o di proliferazione sinoviale determina una tumefazione articolare che deve essere rilevata alla palpazione. L'esaminatore può avvertire una sensazione di massa fluttuante o di pastosità. La conta del numero delle articolazioni dolenti e tumefatte è fondamentale per valutare l'attività di malattia nel paziente con artrite reumatoide. Diversi indici articolari ed indici compositi di attività di malattia sono disponibili a tale proposito.
Un altro elemento di indubbia importanza nelle malattie reumatologiche ed in particolare nell'artrite reumatoide è la valutazione della disabilità e della qualità della vita del paziente. Sono stati sviluppati, pertanto, questionari allo scopo di misurare lo stato di salute del paziente che comprendano aspetti della salute fisico-funzionale, psicologico-emotiva e sociale. Vi sono due tipologie di questionari: strumenti generici e strumenti specifici.
I questionari generici sono stati disegnati per essere applicabili ad una ampia gamma di condizioni sanitarie mentre gli strumenti specifici sono stati sviluppati con l'intento di descrivere al meglio particolari popolazioni di pazienti.